BUBAMARA è un viaggio di fortuna iniziato negli anni ’90, complici l’innamoramento per il Teatro… ma anche la giovinezza. C’era entusiasmo e c’era tanto da fare: con il nostro lavoro siamo entrati nelle piazze, nei teatri, nelle scuole. Soprattutto abbiamo incontrato la gente nei mille e mille laboratori che sono scaturiti da altrettanti progetti. Ci siamo divertiti, siamo cresciuti e abbiamo prodotto. Gli spettacoli sono sempre stati frutto di una ricerca drammaturgica inedita e di un lavoro attorale a perseguire significative commistioni tra passato e nuovi linguaggi della scena: il lavoro fisico e lo studio del canto – sia dalla tradizione popolare che dalla produzione colta, per una spuria e surreale rielaborazione del “recitar cantando” – assieme alla ricerca musicale sul suono e il suo trattamento. L’oggi ci vede ancora operativi nelle stesse direzioni: a cercare il contatto con le nuove generazioni e a coltivare l’educazione allo spettacolo dal vivo, come a creare nuove sinergie con artisti di provata esperienza e con giovani attori in formazione.
La Compagnia BUBAMARA Teatro ha acquisito esperienza principalmente in due ambiti, dell’educazione e della produzione. In primis il lavoro nel sociale, con laboratori e progetti formativi indirizzati dall’infanzia alla Terza Età. Alle stesse categorie sono state dedicate operazioni segnate dalla volontà di utilizzare l’arte e il teatro come strumento di prevenzione del disagio esistenziale e come forma di incentivazione della conoscenza di sé. Dagli anni Zero la compagnia ha infittito il lavoro di promozione teatrale nelle scuole dedicando grande attenzione a curare la stagione teatrale dedicata alle nuove generazioni all’interno del Teatro “Francesco Di Bartolo” e del Teatro “Vittoria” nel territorio di Buti, convinti che l’esercizio delle emozioni possa essere una nobile di forma di resistenza alle nuove culture del virtuale. Progetti capillarmente diffusi sono: quello dedicato alla Lettura a voce alta, con il micro-teatro diffuso in biblioteche ed altri spazi intimi, e lo spettacolo “Sotto il cavolo”, sostenuto da scuole e Servizio Sanitario Nazionale per la sensibilizzazione all’educazione all’affettività. Altro e impegnativo campo d’azione è la produzione di spettacoli per ragazzi e non solo, con drammaturgia inedita e rivolta alla scena contemporanea.