Raccontare storie con la musica. Così possiamo definire, in estrema sintesi, la mission artistica di Officine della Cultura, cooperativa fondata nel 1997 da un gruppo di musicisti e operatori che lavorano nell’area della produzione e della promozione culturale, dal 2013 riconosciuta dal Sistema Regionale dello Spettacolo dal vivo come “Residenza Artistica Culturale”. Una mission che racchiude in sé il principio dell’interdisciplinarità e della contaminazione, percorrendo una linea artistica basata sulla ricerca di una contemporaneità che affonda le proprie radici nella contaminazione di culture, tradizioni e linguaggi diversi, e nella quale la musica assume sempre un ruolo narrativo, in stretto rapporto con il testo.
I diversi settori di intervento di Officine vanno dalla produzione, alla progettazione e gestione di stagioni, festival, rassegne e servizi legati alle attività culturali e allo spettacolo in particolare, fino alla gestione diretta di spazi teatrali e cinema.
L’attività di produzione si affianca alla gestione e alla programmazione di due teatri comunali della Val di Chiana Aretina e di alcuni spazi ad Arezzo, condivisi con altre realtà del territorio: il Teatro Verdi di Monte San Savino, la principale “residenza” utilizzata per la produzione teatrale/musicale; il Teatro Rosini di Lucignano; il Teatro Pietro Aretino e il Mecenate di Arezzo; nonché il Cinema Eden di Arezzo, di cui Officine della Cultura ha rilevato l’attività nel 2015, unica sala in città alternativa alla multisala commerciale, con un’arena che può essere considerata “la residenza estiva” di Officine della Cultura.
L’attività produttiva e di ospitalità si sviluppa anche attraverso l’ideazione e la gestione di festival multidisciplinari, tra cui si segnaliamo il Festival delle Musiche, il Toscana Gospel Festival, il Festival MANN – Muse al Museo.
Officine della Cultura dedica infine una parte del proprio lavoro all’attività laboratoriale dentro e fuori la scuola e una particolare attenzione alla formazione e al coinvolgimento del pubblico, soprattutto attraverso le attività condivise all’interno del progetto di Residenza Multipla della Rete Teatrale Aretina.